mercoledì 2 dicembre 2009

La sinestesia: verso una percezione simultanea della realtà

In poesia, la sinestesia è una figura retorica di significato che consiste nell'associare in un'unica epressione parole che si riferiscono a sfere sensoriali diverse. Un piccolo esempio:

là, voci di tenebra azzurra (G. Pascoli)

dove "voci" appartiene al campo delle sensazioni uditive, "tenebra azzurra" a quello delle sensazioni visive.Ecco un altro esempio di sinestesia complessa, ottenuta accostando tre parole che riguardano altrettanti campi sensoriali:

fredde luci/parlano (Montale), dove "fredde" appartiene al campo delle sensazioni termiche, "luci" a quello delle sensazioni visive, "parlano" a quello delle sensazioni acustiche.

Altro esempio: L'urlo nero/ della madre che andava incontro al figlio crocifisso sul palo del telegrafo... (S. Quasimodo)
dove "urlo" appartiene alla sfera delle percezioni uditive e "nero" a quella delle percezioni visive.
E ancora:

Invece/ di stelle/ogni sera si accendono le parole. (U. Saba)
dove "accendono" appartiene alla sfera sensoriale visiva e "parole" a quella uditiva.

Ora provate voi a creare o a proporre altri esempi di sintestesia.

Vi lascio due link interessanti sull'argomento:
http://sinesteti.net/
http://digilander.libero.it/initlabor/grasso1/sinestesia.htm

4 commenti:

  1. io queste cose le aveva fatte l'anno scorso o in terza media nn ricordo. xD uahuahuhauha

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  2. mmm non ho capito la risatina ;)
    anzichè ridacchiare, perchè non fate l'esercizio che vi ho proposto? ogni tanto vi devo richiamare all'ordine qui!

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  3. Anche io ho fatto quest'argomento alle medie peò visto che lo abbaimo ripreso un po di giorni fa ora me lo ricordo^^

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  4. esercizio??
    che esercizio??
    OKAMI I COMPITIIIIIIIII!!!!!!!

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