martedì 8 dicembre 2009

... in cui ritorno ancora su "L'attimo fuggente"

Buondì ragazzi! Come già sapete, dovete scrivere, entro sabato 12 dicembre, un tema sulle impressioni, sulle sensazioni, sulle emozioni che sono emerse durante la visione del film (la cui recensione è stata affidata a due di voi). La storia parla di amicizia, di amore, del rapporto genitori-figli, della scuola e dei suoi metodi di insegnamento, della società e dei suoi modelli educativi, della poesia, della bellezza dei sogni... insomma della Vita. In questo intervento vorrei riprendere la suggestiva espressione "Carpe diem" tradotta con "Cogli l'attimo" completata dal seguito del verso "confidando il meno possibile nel domani". Si tratta di una locuzione latina tratta dai "Carmina" del poeta Orazio. Cogli l'attimo,cogli la rosa quando è il momento. Perchè il poeta usa questi versi?Perchè va di fretta! No! Grazie per aver partecipato al nostro gioco. Il Carpe Diem oraziano invita l'uomo a concentrarsi sul presente in ogni suo aspetto, a cogliere la bellezza delle piccole cose, a dare un senso a tutto ciò che lo circonda, perchè egli non può conoscere il futuro, ma può vivere la vita intensamente, dandole giorno per giorno un significato sempre nuovo.

Non domandarti – non è giusto saperlo – a me, a te

quale sorte abbian dato gli dèi, e non chiederlo agli astri,
o Leuconoe; al meglio sopporta quel che sarà:
se molti inverni Giove ancor ti conceda
o ultimo questo che contro gli scogli fiacca le onde
del mare Tirreno. Sii saggia, mesci il vino
– breve è la vita – rinuncia a speranze lontane. Parliamo
e fugge il tempo geloso: cogli l'attimo, non pensare a domani.
(Quinto Orazio Flacco, Carm. 1, 11, 8).

Buon Lavoro!

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